Uno stato di polizia schiavo dell’Europa
Sarà l’Europa – quella economica, perché quella politica non esiste – a dare o meno il suo sì alla manovra finanza del nuovo Governo, che si preannuncia vessatoria nei confronti dei cittadini. Addio per sempre alla dignità ed alla sovranità dell’Italia?
Dalle notizie che emergono sulla manovra finanziaria, risulta che dopo settant’anni siamo ancora nelle mani dell’ideologia comunista, che è diventata “post”, ma non ha perso i suoi connotati. Mi riferisco, in particolare, al divieto di usare il contante e al controllo di tutti i conti correnti bancari, come ha raccontato domenica 13 ottobre Giorgia Meloni nel corso della trasmissione di Giletti “Non è l’arena”. Non si colpiscono i grandi evasori in modo mirato, ma tutti in modo massivo e poi si fa un’estrazione a premi degli scontrini fiscali, come quelle di Canzonissima di una volta. Allora, almeno, si poteva votare per il cantante preferito e i presentatori della lotteria di Capodanno erano Paolo Panelli, Delia Scala e Nino Manfredi. Oggi sono i “qualunque” che occupano la scena.
A questo stato di polizia che vogliono creare, dal quale sono usciti tutti i Paesi dell’ex Cortina di Ferro dopo quasi cent’anni di comunismo, scegliendo altre strade da percorrere – vedi, ad esempio, Ungheria e Polonia, che non a caso difendono i valori del Cristianesimo, insieme alla Russia di Putin, a differenza dell’Occidente europeo, divenuto scristianizzato e quindi disumanizzante – concorrono da una parte chi usa la maschera di Joker, il comico o ex, che dice esplicitamente che vuole creare il “caos”, che egli stesso è il “caos” e, dall’altra, l’ex boy scout e rottamatore, che dopo aver fatto piombare l’Italia nella crisi più nera dal dopoguerra ad oggi (sulla scia dei Governi precedenti, da Monti in poi, scelti ma non votati dagli italiani, come quelli successivi), ora si rigenera ed ha nelle sue mani il “pallino” della partita politica, occupando il “centro” della “rappresentazione”.
Il dramma del Paese è che non esiste un ceto politico all’altezza della situazione. Da alcuni decenni. E’ stato distrutto agli inizi degli anni ’90 dal potere giudiziario e non ha saputo più rigenerarsi. Emergono, per questa ragione, figure intercambiabili, buone per tutte le stagioni, come quella di Giuseppe Conte, acclamato leader di una maggioranza costruita a tavolino, che ora si sta appropriando di tutte le leve del comando, a cominciare dalle centinaia di nomine pubbliche che vanno rinnovate nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Siamo su un crinale pericolosissimo per il “destino” del Paese, schiavi di un’Europa che ci è nemica e che sa manovrare in maniera molto abile in accordo con le elités economico-finanziarie che sono presenti anche nei singoli Stati, interessati ad imporre le loro regole e i loro interessi alla maggioranza della popolazione, che se ne infischia di tutto quello che accade, perchè sono sparite anche le briciole della moralità e perfino del buonsenso. Sarà proprio l’Europa, in questi giorni, a dare il via libera o meno alla manovra finanziaria. In barba alla dignità e alla sovranità dell’Italia.
Solo nell’ultima notte sono sbarcati a Lampedusa altri 300 migranti. Saremo nelle mani dei musulmani a breve, entro qualche anno. Sarà la fine che per molti versi questo Paese cialtrone merita.