Beati a coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
Grazie a tutti Voi, lettori e amici, vecchi e nuovi. Grazie ai tanti che ieri mi hanno espresso gli auguri per il mio compleanno. Ho ringraziato singolarmente coloro che hanno scritto messaggi, ma oggi voglio farlo pubblicamente. Grazie per le parole e per l’affetto che mi dimostrate. Grazie a coloro che mi hanno scritto per ordinare il mio ultimo libro, Venditori di sofferenza. Trovate sul mio sito tutte le informazioni: https://www.daniloquinto.it/. L’email da usare è questa: pasqualedanilo.quinto@gmail.com.
Ringrazio sempre Dio se quel che scrivo può servire a qualcuno per affrontare momenti di sconforto, di paura, a volte di disperazione, durante questa prova alla quale Dio ci sta sottoponendo. Una prova atroce, che comporta sofferenza, misura della nostra realtà terrena. Se sapremo offrire questa sofferenza – partecipando almeno un poco a quella di Nostro Signore e imitando la Santa Vergine Maria, che sulla collina del Golgota, rimase inginocchiata e in silenzio, con il cuore straziato dal dolore, dinanzi alla Croce sulla quale Suo Figlio s’immolò per salvare l’umanità dal peccato – ci incammineremo sicuri sulla strada della carità, dell’amore, della Grazia, che tutto contiene. Anche il Male, permesso da Dio per un Bene superiore.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati, dicono le Beatitudini (Mt 5, 6). Sia, allora, insaziabile la nostra fame e sete di Giustizia divina. Dobbiamo essere certi che la vedremo, in questa vita o nell’altra, come scrive un mio caro amico.
Invochiamola incessantemente: per una Chiesa che continua ad inseguire l’inganno diabolico degli altari delle varie Pachamama che vengono idolatrate e dei desideri umani; per un mondo corrotto moralmente e culturalmente nel quale siamo immersi; per quegli uomini malvagi che pensano di poter evitare che la mano di Dio li colpisca se perseverano nel progetto della creazione di un Nuovo Ordine Mondiale che si contrappone all’ordine creato da Dio; per quei legislatori che pensano di poter stravolgere con le loro leggi ingiuste e aberranti i princìpi di ordine naturale che governano, per volontà divina, la nostra vita; per coloro che restano ostili all’amore per la Libertà, il primo dono di Dio e per la Verità – il Verbo – che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.
Signore, sia fatta la Tua volontà e liberaci da ogni male, liberaci dalle nostre paure, dalla schiavitù che altri uomini vogliono operare su di noi. Sono uomini e, come tali, destinati a perire, a diventare cenere, ad essere giudicati per i loro peccati, contro Dio e contro l’uomo, se non si pentiranno. Saranno spazzati via, ad uno ad uno. Non lo dimentichino. Noi, non lo dimenticheremo. Non dovranno chiedere scusa a noi, come già stanno iniziando a fare, attraverso le crepe che si stanno aprendo in questa gigantesca e ben architettata messa in scena globale operata da alcuni uomini e dai loro servi per asservire l’intera umanità e renderla schiava. Dovranno pentirsi di fronte a Dio. Sarà Dio ad esercitare la Sua Giustizia, anche su questa Terra. Noi, abbiamo il diritto d’invocarla questa Giustizia. Con umiltà, ma fermamente, perché riconosciamo un’unica schiavitù, quella nei confronti di Colui che ha detto: Se credete in me, sarò con voi tutti i giorni. Non abbiate paura. Noi siamo solo Suoi servi inutili. Viviamo nella consolazione della Sua presenza, soprattutto nei momenti di maggiore tribolazione, perché noi crediamo che Egli sia Re del Cielo e della Terra. Aiutaci, su questa Terra – oh, Signore – a prepararci alla nostra vera vita e ad affrontare, da uomini liberi e veri, i nostri nemici.
Gesù ha già vinto il mondo. Ha insegnato agli uomini come affrontare il Maligno. Con coraggio. Non dialoghiamo mai con il Male e non pensiamo di fare mai con il Male compromessi di alcuna natura. Chi li fa, a qualsiasi livello, sappia che diviene complice del Maligno, sua preda. Per affrontare il Male, affidiamoci solo ed esclusivamente alla volontà di Dio, consapevoli che la nostra identità è stata creata dal Suo soffio nel momento del nostro concepimento, a Sua immagine e somiglianza. Usiamo la nostra identità, per propositi buoni e azioni buone, anche nei confronti dei nostri nemici. Non sotterriamola, in nessuna circostanza. Ce ne sarà chiesto conto alla fine della nostra vita. Con fiducia e perseveranza, chiediamo la protezione alla Santa Vergine Maria, che apparve l’11 febbraio del 1858 nella grotta di Lourdes e disse a Bernadette Soubirous: Non vi prometto di farvi felice in questo mondo, ma nell’altro.