A Cristo
Siamo inginocchiati davanti a Te. In silenzio, con le mani giunte. Ci fidiamo solo di Te e Ti amiamo. Scorrono nella nostra mente tanti pensieri, quelli a cui siamo abituati ogni giorno della nostra miserevole vita. La soddisfazione dei bisogni, le preoccupazioni, le sofferenze, il nostro essere manchevoli nei confronti degli altri, il rifugiarci nell’idolatria pagana che ci circonda, il non saper perdonare le ingiustizie, i soprusi, le angherie, le violenze, le malversazioni, le ipocrisie, le falsità. Queste cose ci assalgono e rischiano di opprimere la nostra mente e la nostra volontà.
L’umanità ha disatteso l’ordine che la Madre di Dio diede ai servitori in occasione del primo miracolo di Suo Figlio: «Fate quello che Lui vi dirà». Così, l’acqua si tramutò in vino buono. Noi, servi inutili di Gesù Cristo, non abbiamo obbedito a quel comando.
Il Male che l’uomo ha determinato con la sua scelta originaria – e che Dio permette che si manifesti per metterci alla prova, ecco il vero significato del non indurci in tentazione – inquina le nostre vite, si fa presenza quotidiana in ciascuno di noi, s’insinua feroce ogni giorno nelle nostre realtà, per farci cadere di nuovo nel peccato, nella solitudine e nella disperazione. La società che l’uomo ha creato ha radice certa in quello che ha profetizzato Gesù: il mondo è nemico di Dio. Lo disprezza. È nelle mani di Satana, che veste i panni di individui – pochi – che nel loro delirio di onnipotenza, reggono le fila delle guerre, del commercio delle armi, della tratta degli esseri umani, delle droghe, dello sterminio della vita nascente e della distruzione della famiglia naturale, della manipolazione dell’identità delle persone, di ideologie antiumane e anticristiche.
Uomini di Chiesa – traditori di Gesù Cristo come lo fu Giuda – non solo assecondano il Male, ma lo promuovono essi stessi, rinunciando a proclamare la Verità, che è una sola ed è quella del «sì, sì, no, no». Politici da strapazzo e buoni a nulla – o solo ad abbeverarsi di potere – sono arrivati persino a formulare ricatti sul corpo delle persone ed hanno trovato uomini di Chiesa allineati sulle loro posizioni. Governano di emergenza in emergenza, ignorando qualsiasi principio di carattere morale a sostegno della loro azione. La mano della Tua Giustizia, che a stento la Santa Vergine Maria sta trattenendo, alla fine trionferà.
In questa valle di lacrime, siamo aggrappati a Te, Signore Nostro Gesù Cristo, alla speranza di cui ci hai parlato, alla bellezza di quell’incontro che ci hai promesso, al desiderio di gioire insieme a Te e con tutte le anime che Tu sceglierai degne di starTi accanto.
Sappiamo di dover soffrire ancora, perché Tu ci parli e ci forgi nel dolore, per partecipare per un minimo a quell’immenso dolore che hai voluto e dovuto subire per la nostra redenzione. Soffriremo con gioia, come ci chiede di fare San Paolo, perché Ti abbiamo incontrato e siamo certi che non ci abbandonerai mai, anche quando tutto sembrerà perduto e dovremo riunirci nelle catacombe o nelle case – nella clandestinità – per partecipare alla Santa Messa, che è la celebrazione incruenta del Tuo Sacrificio. Mangiare il Tuo Corpo e bere il Tuo Sangue ci ripaga delle nequizie di questo mondo, ci protegge, ci allieta. Ora, siamo pronti a guardare negli occhi dell’altro, anche di colui che ci fa del male, i nostri stessi occhi. Siamo pronti a pregare per la sua conversione, come ci hai detto di fare. Grazie per averci insegnato a pregare anche per il nostro nemico.
Caro Gesù, nella Tua misericordia, abbi pietà della nostra vita, così priva di senso della meraviglia per le cose che ci hai donato. Non solo quelle materiali, che costituiscono il creato, ma soprattutto quelle spirituali. Prima fra tutte, quella di coltivare la libertà e la verità, di non avere paura e di avere timore solo di Dio, Tuo Padre – nostro fine ultimo, sopra tutte le persone e tutte le cose della Terra – di sentirci Suoi figli, di essere felici di appartenerGli, di testimoniare la nostra fede anche a costo di essere perseguitati. Consentici di essere testimoni della Tua nascita e della Tua parola che si è fatta Verbo. Ne pagheremo le conseguenze, così come ci hai predetto. Siamo disposti a farlo, perché ci abbandoniamo alla Tua volontà, alla Provvidenza e all’opera dello Spirito Santo.
Vicino a Te, ai piedi della Croce, vediamo la Nostra Mediatrice, Tua madre, la dolce Vergine Immacolata che invochiamo nelle nostre preghiere, alla quale affidiamo i nostri pensieri più reconditi, le nostre speranze, il nostro cuore e la nostra ragione. Vediamo anche il Tuo padre terreno, che seppe esserti accanto in modo amorevole, discreto e protettivo. Chiediamo a lui d’imparare a farlo nei confronti dei nostri figli.
Carissimo Gesù, preserva dal male i nostri figli. Fa che siano sempre liberi, assetati di cultura, di conoscenza, di sapere e di ricerca della Verità. Che crescano nei Sacramenti e nella fede. Sia questo il loro pane quotidiano. Il resto, tutto il resto, lo avranno come conseguenza, senza inseguire i progetti mondani. Rendili forti nell’amare il Padre Tuo che è nei cieli e nell’amare il prossimo quanto ameranno se stessi. Consenti a loro di volgere sempre lo sguardo al Cielo, di vivere una vita perfetta e di guadagnarsi il Paradiso. Tutto è nelle Tue mani. La nostra stessa vita. Così sia.
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