Appello ai Santi!
Tra gli intellettuali cattolici, c’è chi lancia proclami a favore del “siero magico” e anatemizza chi non lo fa; c’è chi, di fronte alle timide proteste che circolano contro le vessazioni e i divieti, è preoccupato della messa in crisi del “principio di autorità”; c’è chi fa appelli ad altri colleghi intellettuali, non importa se atei, perchè dicano una parola di libertà.
L’”intellighentia” cattolica, di fronte alla portata dei fatti ai quali stiamo assistendo – epocali e inediti rispetto all’intera storia dell’umanità – esprime queste ed altre posizioni stravaganti. Si può dire così?
Prendiamo il caso dell’”appello agli intellettuali”. A un popolo “addestrato” all’ignoranza, all’incultura, all’ossequio – per ragioni di mero interesse materiale – all’ideologia dominante; a un popolo che ha perso la sua dignità e la sua identità; a un popolo così profondamente derelitto, così soggiogato, così privo di risorse etiche e morali, servono parole di “intellettuali” (se pure esistessero intellettuali liberi dai “giochi del potere”)?
Ad un popolo di tal natura, non servirebbero piuttosto parole di uomini di Dio, di uomini Santi, ricolmi di Grazia e di Spirito Santo? Uomini che spieghino che qualsiasi abuso realizzi il potere (civile ed ecclesiastico), qualsiasi sofferenza o martirio provochi, troverà una risposta di Giustizia da parte di Dio? Uomini che infondano coraggio, perseveranza, consolazione, speranza, amore verso tutto ciò che è Bene e avversione totale al Male, in tutte le sue forme? Un Male che si esprime con tutta la sua virulenza, con il permesso di Dio e per il Suo misterioso disegno di un Bene superiore.
Esistono, nel tempo che ora viviamo, uomini timorati solo di Dio e, quindi, Santi? Non sto parlando di un San Bernardo da Chiaravalle o di un San Filippo Neri. Anche nella santità ci sono delle gradazioni. Certamente, però, persone Sante ve ne sono anche oggi, come ve ne sono state lungo l’intera storia umana. Vivono nel silenzio, ma vivono. Allora, il mio umile appello – non da “intellettuale”, perché non lo sono – è che i Santi di cui riconosco l’esistenza, parlino. Diano conforto ad un’umanità che soffre, che ha bisogno di essere guidata nel Bene, in questo tempo in cui il nemico di Dio spadroneggia. Quest’umanità non ce fa da sola ad affrontare la prova a cui viene sottoposta e il Male che la circonda, sempre più insidioso ed incalzante. Ha bisogno estremo che la Parola di Dio, unica Parola di Verità e di Libertà, sia gridata dai tetti. Ha bisogno che gli uomini e le donne di buona volontà siano convocati nelle piazze sotto il vessillo della Santissima Vergine Maria. Nel giorno della Festa del Cuore Immacolato di Maria, mi rivolgo ai Santi che sono in mezzo a noi: rompete il Vostro silenzio. Aiutateci.
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