Dio scrive dritto anche sulle righe storte
Per una settimana, lascerò questo mondo. Farò gli esercizi spirituali di sant’Ignazio. Silenzio assoluto, mortificazione degli occhi, preghiera, meditazione, Sacramenti e Santa Messa. Sarà – se Dio vorrà – una rigenerazione spirituale, una comprensione profonda del valore delle cose ultime una purificazione dalle empietà che si vivono.
Il mondo rivoltante che gli uomini stanno costruendo ha avuto una sua versione plastica con l’inaugurazione delle 33me Olimpiadi dell’era moderna, quando è stata profanata l’Ultima Cena di Nostro Signore sulla Terra con una rappresentazione pagana, che meriterebbe riparazioni innumrevoli al cospetto di Dio, con processioni e Santa Messe da celebrare per quest’intento. Nulla di tutto questo accadrà e non è un caso che quest’evento trasmesso in mondovisione sia avvenuto in Francia, culla di quella Rivoluzione Francese di origine massonica che tre secoli fa ha inteso sottrarre l’uomo a Dio per consegnarlo ai Potentati delle tenebre e a Satana in persona.
Così abbiamo oggi, uomini che diventano donne e viceversa, pretendendo di vivere una normalità ed anche di insegnarla agli altri. Bambini che vogliono cambiare sesso e genitori che li assecondano. Aborti a milioni. Famiglie che si auto-distruggono. Virilità e paternità definitivamente scomparse. Nascite azzerate. Milioni di persone che ogni anno si trasferiscono nel territorio di un’Europa imbelle – complice di traffico di esseri umani – che ci conquisteranno con il ventre delle loro donne. Adolescenti devastati dall’alcol, dalle droghe, da internet, dalla televisione, dalla pornografia e da musiche sataniche. Eutanasia e suicidio assistito che si affermano nell’indifferenza generale. Povertà dilagante e fame per milioni di famiglie e bambini anche nel mondo occidentale. Governi che promuovono guerre per vendere armi di sterminio e per auto-alimentare i loro biechi interessi, senza prendere una sola iniziativa di pace rispetto ai molteplici scenari di guerra che di volta in volta si presentano, favorendo iniziative di uso di armi nucleari, che qualche psicopatico in giro per il mondo potrebbe prendere dalla sera alla mattina. Scienza al servizio del potere, che genera terrore su una popolazione che teme solo la morte e disprezza la dignità e la libertà della vita. Un’informazione serva di coloro che di volta in volta dominano la scena pubblica, capace di diffondere solo menzogne.
Tutto questo e molto altro ancora si svolge sotto i nostri occhi con una Chiesa Cattolica che si è sbriciolata, che tace in maniera infame e che dovrà rinascere dalle rovine dove si è fatta confinare dalle forze oscure e malefiche che fanno capo a Satana. Questa rinascita sarà possibile solo grazie a quei pochi sacerdoti – uomini santi e nella maggior parte soli – che ancora esistono e che credono nel sacrificio incruento della Santa Messa, in Nostro Signore Gesù Cristo, nella Verità e nella Libertà dal giogo crudele dei compromessi e delle ipocrisie.
Nell’unica sua lettera a noi giunta, san Giuda Apostolo, soprannominato Taddeo – fratello di Giacomo e cugino di Gesù Cristo sia da parte di san Giuseppe, sia da parte di Maria Santissima, il santo delle cause perse, come viene chiamato – esorta a «combattere vigorosamente per la fede, che è stata data una volta per tutte ai santi». «Tra noi», spiega san Giuda, «si sono intrusi certi uomini empi (la cui condanna è già scritta da tempo), i quali mutano in lussuria la grazia del nostro Dio, e negano il solo Dominatore e Signor nostro Gesù Cristo». San Giuda ricorda che Gesù, liberando il popolo dalla terra d’Egitto, sterminò poi quelli che non credettero; che gli angeli, che non conoscevano la loro dignità, ma abbandonarono la loro dimora, li riserbò per il giudizio del gran giorno, nelle tenebre, stretti in eterne catene; così pure Sodoma e Gomorra e le città attorno, ree allo stesso modo di fornificazione e di vizi contro natura, ci restano ad esempio, soffrendo la pena di un fuoco eterno. Nella stessa guisa anche questi contaminano la loro carne, disprezzano l’autorità, bestemmiano la maestà. «Bestemmiano», aggiunge san Giuda, «tutto quello che non conoscono; e tutte quelle cose, che come i muti animali naturalmente conoscono, son quelle che li conducono a perdizione. Guai a loro, perché hanno già presa la via di Caino, e per sete di guadagno si sono gettati nell’errore di Balaam, e sono periti nella ribellione di Core. Questi sono macchie nelle loro àgapi, ponendosi insieme a mensa, senza rispetto, pascendo sè stessi, nuvole senz’acqua, portate qua e là dai venti, alberi d’autunno, senza frutti, due volte morti, sradicati, onde furiose del mare, che spumano le proprie turpitudini, astri erranti, ai quali son serbate in eterno le tenebre più profonde».
Alla fine della sua lettera, san Giuda dà una parola di speranza: «Ricordatevi», scrive, «quel che vi è stato predetto dagli Apostoli del Signor Nostro Gesù Cristo, i quali vi dicevano che negli ultimi tempi sarebbero venuti degli schernitori, che vivranno secondo i loro istinti nell’empietà. Costoro son quelli che generano le divisioni, animaleschi, privi dello Spirito. Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sopra la santissina vostra fede e pregando per virtù dello Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, aspettando che la misericordia del Signor nostro Gesù Cristo vi dia la vita eterna. Intanto, correggete gli uni, dopo averli convinti; altri salvate, strappandoli dal fuoco; di altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste macchiata dalla carne».
Auguriamo soprattutto ai nostri figli di preservarsi dall’empietà e dal male, di badare a sé per salvare gli altri e di conservarsi nell’amore di Dio, di vivere senza peccato, immacolati e di ritrovarsi un giorno davanti alla Sua Gloria, in esultanza e nella gioia. Preghiamo per loro.
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