Hanno convocato il Concilio Vaticano III
Con un video del 21 maggio, prodotto da Vatican News e pubblicato su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=uw-DtDdmSNI), il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, fa un annunzio, “a nome del Santo Padre”. Dice: “Il prossimo ottobre, tutta la Chiesa inizierà un cammino sinodale, che porterà al Sinodo dei Vescovi, che sarà celebrato nell’ottobre del 2023, con il tema “Chiesa sinodale: partecipazione, comunione e missione”. Mons. Luis Marin de San Martin, sottosegretario del Sinodo dei Vescovi, chiarisce che “la sinodalità, il camminare insieme, è la sfida e la speranza della Chiesa in questo terzo millennio. E’ un modo di essere ecclesiale e una profezia per il mondo di oggi. Noi tutti, popolo di Dio, ci poniamo all’ascolto, ognuno all’ascolto dell’altro e tutti all’ascolto dello Spirito Santo. Questo dinamismo di comunione renderà possibile una maggiore coerenza nella nostra vita cristiana e ci spingerà a testimoniare con entusiasmo il Vangelo di Gesù in mezzo al mondo”. L’altro sottosegretario, suor Nathalie Becquart, sottolinea che “Una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto. La sfida del prossimo Sinodo è quella di avviare una vasta consultazione a livello più locale, con una prima fase diocesana, che terminerà con una riunione pre-sinodale, una seconda fase a livello di conferenze episcopali, che sintetizzerà tutti i suggerimenti della consultazione della base e una fase continentale, che produrrà un documento finale che alimenterà il Sinodo dei Vescovi dell’ottobre del 2023.
La sinodalità, la profezia per il mondo d’oggi – come la definisce l’annuncio – per Bergoglio è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio.
Quindi, Dio – per Bergoglio e per la gerarchia ecclesiastica che lo segue – vorrebbe che la Chiesa, istituita da Suo Figlio, per insegnare i comandamenti e convertire tutti i peccatori, consegnasse alla sinodalità il primato del Papa. Si sancirebbe, così, una frammentarietà, di per sé opposta all’unità ed espressione dell’azione del nemico di Dio.
Per raggiungere quest’obiettivo, viene deciso un cammino d’ascolto lungo due anni. Tutti saranno all’ascolto l’uno dell’altro, naturalmente assistiti dallo Spirito Santo. Sempre che la Terza Persona della Trinità sia disposta ad assistere a questo disegno, che annulla un tratto essenziale della Chiesa fondata da Nostro Signore Gesù Cristo: la sua struttura gerarchica. La Chiesa non è una democrazia. Nella Chiesa non si dibatte e non si mette ai voti la Verità, che è una sola e proviene direttamente dal Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Il popolo di Dio non determina la verità. La vive. Attraverso la Verità, si converte e converte. Questo è il suo compito.
La storia grandiosa della Chiesa Universale, il Corpo Mistico – la Chiesa Militante (con i suoi membri che lottano tra le battaglie della loro vita presente), la Chiesa Purgante (formata da coloro che espiano in Purgatorio l’ultimo debito dovuto alla divina giustizia) e la Chiesa Trionfante (di coloro che godono in Cielo il premio della loro salvezza, promessa da Nostro Signore) – ha le sue fondamenta nel depositum fidei custodito nelle parole di Verità di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Sacra Scrittura, nella Dottrina e nel Magistero di duemila anni, che insieme costituiscono la Tradizione.
Nella realtà che stiamo vivendo, nel quale il Male non dà tregua a nessuno e se si incontra una persona che non è perseguitata, si deve sapere che lì c’è il male, quasi che il tempo della Terra stia per terminare, la Chiesa di Bergoglio pensa, da un lato, di poter rinunciare ad affermare i Dogmi, che potrebbero restituire all’uomo la sua dimensione spirituale, dall’altro di convocare – per autocelebrarsi – il Concilio Vaticano III, senza che nessuno dica una parola.