Il Governo Conte bis è il Governo di Bergoglio
Quello che chiederà la fiducia non è il Governo PD-M5S e non è neanche il Governo di Giuseppe Conte. E’ il Governo che voleva Bergoglio.
E’ lui – Bergoglio – che parla nei suoi discorsi di “Nuovo Umanesimo”, come fa Giuseppe Conte, come ha fatto nei suoi libri Edgar Morin, sociologo di sinistra ed ex consigliere di Mitterand, come fanno tutti i Grandi Maestri del Grande Oriente d’Italia nelle loro allocuzioni (““Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo – è l’appello di Raffi – e la Massoneria, come Istituzione di uomini liberi che hanno la speranza del domani, può e vuole dare un proprio contributo per superare le criticità. Quando lanci le idee, non le fermi più: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra è l’Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero”, Roma 29 ottobre 2011 – Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo).
Cliccando qui w2.vatican.va/…/papa-francesco_…, leggerete l’intero discorso di Bergoglio del 6 maggio 2016 al conferimento del Premio Premio Kalergi o altrimenti detto Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, dove l’espressione “Nuovo Umanesimo” viene usata più volte e capirete perché viene usata.
Non è certo un caso che il 9 agosto – il giorno dopo il comunicato di Salvini che apre la crisi di Governo – è Bergoglio a paragonare il sovranismo a Hitler.
Non è neanche un caso che nel discorso al Senato del 19 agosto, Giuseppe Conte, invece di spiegare l’inerzia del suo Governo su tutte le riforme programmate nel contratto tra Lega e M5S, rivolga a Salvini insulti che MAI si erano ascoltati nelle aule parlamentari da un Presidente del Consiglio a un suo membro del Governo, per di più suo Vice.
Non è neppure un caso – mentre il Paese si chiede allibito perché gli viene sottratta la sua sovranità e la possibilità, sancita dalla Costituzione, di andare al voto – il Presidente del Consiglio in pectore, Giuseppe Conte, dalla riunione del G7 che si svolge in Francia, chiuda qualsiasi dialogo (ancora in quella fase possibile) con Salvini e con la Lega.
Non è un caso, infine, che quella riunione del G7 sia ospitata dal Presidente francese Macron, che il 26 maggio 2018 trascorre quasi un’ora con Bergoglio in Vaticano, per parlare di migranti, Europa e clima (i temi che sono al centro del “Nuovo Umanesimo” del Governo di Conte), in occasione del ricevimento del titolo onorifico di protocanonico del Capitolo lateranense.
Per completare il quadro, c’è chi afferma sia stato Macron a suggerire a Trump di scrivere il tweet di sostegno a Conte. Altro fatto senza precedenti. E il “cerchio” si chiude così.