La vera Quaresima
Il virus sarebbe stato creato in laboratorio – si dice – e diffuso dagli Stati Uniti nella loro guerra contro la Cina; gli Stati Uniti approfitterebbero per inviare in esercitazione in Europa 35.000 loro soldati, dotati di mezzi corazzati, nell’ambito di un’operazione Nato denominata Defender-Europe 20, programmata già da due anni, peraltro (c’è chi anche lancia l’allarme per carrarmati che sono stati avvistati per le strade di Palermo e Pescara, non aggiungendo che erano quelli di cui si è dotata quest’esercitazione); colpirebbe in modo mirato alcuni Paesi (Cina, Iran, Corea del Sud, Italia), escludendone altri, come se gli altri fossero protetti da saracinesche; altri Paesi (in particolare, Francia, Germania ed anche Stati Uniti) occulterebbero i dati, per limitare i danni economici; l’Europa non interverrebbe in maniera coordinata perchè le interesserebbe solo l’approvazione del MES, che riduce gli Stati che ne fanno parte a suoi servi; gruppi finanziari speculerebbero sui mercati e, per quanto riguarda l’Italia, cercherebbero di ridurla allo stremo per accappararsi a prezzi stracciati i beni che possiede; la crisi che si vive in Italia deriverebbe dai tagli in sanità, che hanno ridotto anche i posti letto in terapia intensiva (cosa vera) e se non ci fosse quest’emergenza – quella dei posti letto – il coronavirus sarebbe meno pericoloso dell’influenza (cosa da provare); la pandemia sarebbe usata come arma di distrazione di massa e militarizzazione della società; il Governo italiano utilizzerebbe la crisi per legittimare se stesso (cosa che peraltro si può anche capire, considerata la mediocrità politica del Governo in questione).
Ho elencato queste opinioni in ordine sparso. Molte altre vengono diffuse e si possono leggere sui vari siti. Lascio perdere quanto diffonde Vittorio Sgarbi, che vuole distinguere i morti con coronavirus – a conseguenza di patologie pregresse – dai morti di coronavirus e accusa la casta dei medici di diffondere dati criminogeni, dice (basta leggere, a questo proposito, quanto afferma il primario del Giovanni XXIII di Bergamo: “Arrivano 60-80 malati al giorno. Tutti gravi, e fino a poco prima sani e forti” o quanto testimoniano i medici e gli infermieri che assistono con coraggio e abnegazione i pazienti) e lo Stato di creare allarme sociale e perfino di aver provocato la rivolta nelle carceri con le misure prese. L’unica cosa sulla quale sono d’accordo con lui riguarda le critiche che esprime alla gestione che ha fatto il Governo di questa crisi, creando confusione in varie fasi di questa vicenda e seguendo una linea ondivaga per molto tempo, di cui sono state emblema la campagna – naturalmente antirazzista e antifascista – a favore della comunità cinese, le foto di intere giunte comunali e di Ministri che sono state a pranzo o a cena nei loro ristoranti, il far intendere che si trattasse di una semplice influenza, la partecipazione di esponenti della maggioranza – come Zingaretti, ora in quarantena – ad inaudite adunate in cui si brindava per la ripresa economica di Milano; la decisione di bloccare i voli da e per la Cina, senza prevedere la quarantena – come sosteneva sin da gennaio, Burioni – di chi proveniva da quel Paese attraverso altri scali; i discorsi vacui sull’allarme economico e molte altre cose ancora. I conti si faranno dopo. Se ci sarà un dopo. Per adesso, mi sento di dire grazie al Governatore della Lombardia e soprattutto al suo assessore alla Salute – Gallera sì che sarebbe un ottimo commissario per l’emergenza – che con le loro prese di posizione, insieme a quelle di Matteo Salvini, di Giorgia Meloni ed anche di Antonio Tajani, hanno costretto il signor Conte a prendere i provvedimenti restrittivi, che avrebbero dovuto essere varati qualche settimana fa e che limitano certamente la libertà e i diritti, ma preservano il bene primario della salute pubblica e individuale e a varare misure economiche congure – 25 miliardi, per iniziare – a protezione delle famiglie e delle imprese. Non importa, per ora, che questo sia stato fatto da parte di Conte con il richiamo all’umanesimo dell’abbraccio. Lasciamoglielo fare.
Nutro grande rispetto per coloro che diffondono le tesi o ipotesi che ho evocato. Di alcuni di loro sono amico e ho grande stima. Un nome fra tutti: Maurizio Blondet. Grande giornalista, scrittore e uomo di fede. Mi guardo bene, quindi, dal liquidarle con il termine complottismo, usato per definire il pensiero difforme dal mainstream dominante. Alcune di queste ipotesi le trovo anche plausibili e condivisibili. Ad esempio, non mi meraviglirei che le elites stiano utilizzando questa situazione per ottenere un controllo ancora più coercitivo e mirato della popolazione. E’ il loro mestiere. Hanno tentato di farlo con l’immigrazione, nella sua conseguenza reale, che è quella della sostituzione della popolazione, perchè non dovrebbero cogliere quest’occasione per plasmare e addomesticare a loro uso e consumo l’umanità? Non mi meraviglio dell’atteggiamento dell’Europa su questa crisi, che può essere difesa solo da politici come Emma Bonino, non certo da chi, solo con il buon senso, comprende che l’Europa non è mai esistita, non è e non potrà mai essere un’entità di natura politica, perchè è stata costruita su altre basi e su un’altra prospettiva. Nè mi desterebbe stupore il fatto che all’origine di quello che stiamo vivendo – peraltro occultato per lungo tempo dal criminale regime cinese per salvaguardare interessi di natura economica – vi sia stato un elemento doloso provocato dall’uomo, forse sfuggito al suo controllo. E’ fuor di dubbio, infatti, che il sofisticato laboratorio di Wuhan – dove si facevano e forse continueranno ad essere fatte sperimentazioni sui virus – sia reale e non si può escludere in maniera certa che da quel laboratorio abbia avuto origine quello che il pianeta sta vivendo e che il pipistrello del mercato del pesce non c’entri nulla.
Allora, pur con il dovuto rispetto degli autori di queste ipotesi, devo confessare che in questo momento non mi interessano.
L’uomo è per sua natura soggetto attivo del male, perchè la sua vita su questa Terra ha traccia in sé stesso del peccato originale, un graffio che gli resterà per tutta la sua esistenza, nonostante il Battesimo. L’uomo che specula su questa disgrazia – in qualunque modo e per qualsiasi interesse speculi – è ispirato nella sua azione da una forza di origine demoniaca. L’uomo che studia come sterminare altri uomini o l’uomo che decide di utilizzare studi che abbiano lo stesso obiettivo – pensiamo alla bomba atomica – è strumento dei potentati delle tenebre. Le conseguenze delle sue azioni sono connotate da questa origine e per chi ha fede sono permesse da Dio, che consente il male per un bene superiore.
Questa è una Verità di fede sulla quale poco o per nulla ci si interroga in queste ore, perchè la fede sembra scomparsa dalla faccia della Terra, come del resto aveva profetizzato Cristo quando si chiese se il Figlio dell’Uomo al Suo ritorno avrebbe trovato la fede sulla Terra e come ha avvertito la Santa Vergine Maria nelle apparizioni di La Salette, di Fatima e delle Tre Fontane, che a mio avviso costituiscono un corpo unico, offerto all’umanità per la sua salvezza.
E’ questa la prima questione che più mi impressiona e mi interessa, in questo momento. Nessuno o molto pochi rispetto alla sete che si ha di Verità, dà una lettura di quello che accade tenendo presente questa realtà di fede.
Eppure basterebbe guardare alla vita di Gesù per rendersi conto che il Suo percorso terreno è stato segnato dal confronto e dal combattimento che ha dovuto sostenere con le forze diaboliche. Il Vangelo ne parla in abbondanza, in termini di ammonimenti espliciti di Cristo agli uomini di buona volontà: dovrete combattere per tutta la vostra vita con il Diavolo – Egli dice – così come ho combattuto io; dovrete fare i conti – aggiunge – con un mondo che non vi amerà, ma vi odierà, così come ha odiato me, perchè il mondo è nemico di Dio ed è nelle mani del suo Principe; sarete perseguitati in ragione del mio nome – ancora aggiunge – ricordando che Egli non è venuto a portare la pace, ma la spada.
L’itinerario terreno dell’uomo è questo e la sua armatura, come la chiama San Paolo – la sua spada – sono le parole del Signore e la Sua vita. Non c’è nient’altro che possa salvare l’uomo dal peccato e dalla conseguente dannazione eterna.
Se così è, tutto il resto interessa veramente poco. Noi leggiamo il resto con i nostri occhi umani, materiali, che sono immersi, sedotti, avvinghiati, abbagliati dalla nostra realtà, dalla nostra dimensione e dal nostro tempo. Non abbiamo la capacità di leggere quanto accade attraverso la lente e la certezza spirituale che deriva dalla fede, che ci prospetta un’altra realtà, un’altra dimensione, un altro tempo, collocate nell’eternità.
Non basta forse questo per far comprendere che il male permesso e la sua affermazione – in qualsiasi modo siano stati prodotti e in qualsiasi modo vengano utilizzati – sono del tutto coerenti al nostro comportamento?
Se l’umanità, neanche in questo momento, sente il bisogno di convertirsi al bene, ma è preoccupata solo delle conseguenze che il male che si manifesta può produrre sulle certezze della sua vita terrena – quelle economiche o quelle ludiche, del divertimento fine a se stesso – non è stata data già una risposta sulla necessità del male?
La prova di tutto questo è data dalle parole che esprime la Chiesa di oggi, lontana anni luce dalla Chiesa fondata da Cristo e le cui chiavi Cristo stesso ha dato a Pietro. La Chiesa chiede a chi ascolta collaborazione e responsabilità rispetto alle misure decise dal Governo. Raccomandazione legittima e opportuna, ma che nulla c’entra con il suo mandato, che non è quello di fare la stampella del potere civile, ma di rappresentare Cristo in Terra, che ha detto “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” (Mt 22, 21). Questo vuol dire che per i credenti quello che loro rendono a Dio costituisce una parte della loro vita che si contrappone ad un’altra (quello che rendono a Cesare), che riguarda tutto: la politica, l’attività sociale, quella professionale, persino quella familiare. Sant’Agostino afferma: “Se Cesare reclama la propria immagine impressa sulla moneta, non esigerà Dio dall’uomo l’immagine divina scolpita in lui?” (Salmo 94, 2). E ancora: “Come si ridà a Cesare la moneta, così si ridà a Dio l’anima illuminata e impressa dalla luce del suo volto (…). Cristo infatti abita nell’uomo interiore” (Salmo 4, 8).
Non mi sorprende questa posizione della Chiesa modernista e che s’identifica con l’eresia luterana. Non fa che confermare il percorso che è stato compiuto negli ultimi decenni. Tanti sono stati i falsi profeti che si sono avvicendati – come come ha profetizzato Gesù – e che sono divenuti precursori di una realtà anticristica che l’umanità deve vivere, com’è scritto nell’Apocalisse. Non vale la pena soffermarsi più di tanto su queste affermazioni, che provocano scandalo, perchè feriscono i più fragili nella fede, i piccoli e non danno ai poveri – di spirito – il conforto di una parola, di una spiegazione spirituale, peraltro in un tempo di Quaresima, che dovrebbe richiamare già in una situazione normale, la necessità di fare penitenza, di purificarsi con la confessione, di comunicarsi e di convertirsi.
Vale la pena – invece – interrogarsi ed è questa la seconda questione che personalmente più mi interessa (in questi giorni l’ho fatto in maniera approfondita, grazie ad una riflessione di mia moglie Lydia), sul dramma che molti cattolici stanno vivendo, che si sentono smarriti rispetto ad una Chiesa che decide di ottemperare – senza alcuna ragione plausibile rispetto alle norme che regolano i suoi rapporti con lo Stato e soprattutto rispetto al suo mandato di origine divina – alle disposizioni di emergenza impartite e imposte dall’autorità civile, per me sacrosante, opportune e prese con ritardo.
Si dice – e l’ho detto e scritto anch’io – che hanno tolto ai fedeli la Santa Messa. Questo non è vero. Devo fare ammenda di quest’affermazione. Dio ha consentito che fosse tolta la Santa Eucaristia per i fedeli, perchè non siamo degni, perchè troppe volte abbiamo tradito, perchè troppe volte l’abbiamo profanata e abbiamo profanato Dio, ma non ha consentito che fosse eliminata la Santa Messa, che viene celebrata da quei sacerdoti che soffrono nel silenzio (e sono tanti) e che celebrano da soli, nelle loro chiese che restano chiuse, in molti casi addirittura piantonate da camionette delle forze dell’ordine, come se chiuso in quelle mura ci fosse un nemico da abbattere o da cui difendersi. I malvagi l’hanno messo in Croce quel nemico e continuano a farlo ogni giorno, ma Egli è risorto, siede alla destra di Suo Padre, è assistito dallo Spirito Santo, vive con e per chi lo ama e così sarà per sempre.
Come deve essere bella quella Messa a porte chiuse, dove i gesti saranno essenziali: senza omelie, che quasi sempre, per compiacere il mondo, sfiorano la blasfemia; senza la preghiera dei fedeli, perchè non ci sono le preghiere dei fedeli; senza abbracci e strette di mano al segno della pace e poi, alla Comunione, solo mani consacrate toccheranno il Corpo Vivo e Vero di Nostro Signore!
Il Signore ne ha combinata una delle Sue: ha ripulito da ogni bruttura la Santa Messa!
Quella che viviamo, allora, è una vera Quaresima: Egli si nega sotto le Sacre Specie al popolo di Dio, stanco delle profanazioni di questi decenni!
Il Signore ci indica il Magistero e proprio in Esso troviamo la Verità di sempre: la Messa anche del sacerdote solo ha infinito valore. In essa è sempre presente la Chiesa Militante (noi, popolo di Dio), la Chiesa Purgante e la Chiesa Trionfante.
Quindi, Gesù si nega al popolo nell’Eucaristia, ma ci lascia la Messa, dove come Chiesa Militante usufriamo dei benefici della Messa stessa.
Cristo si nega a noi come nutrimento: è la nostra Quaresima. Da questa umiliazione lasciamoci guidare dal pentimento più profondo. Non cerchiamo di sottrarci: sarebbe vano.
Il calice amaro dobbiamo berlo fino in fondo. Non sottraiamoci. Solo così potremo tornare a Lui, purificati, giustificati e santificati.
Riflettiamo su questo tempo di dolore, perchè il Signore ci dona con dolore questa piaga, ma ci cura con il Magistero bimillenario di sempre! Il Suo amore per noi rimane intatto.
Sia lode all’Unico Vero Dio, perchè grande è la Sua Misericordia!