Proprio una bella idea… Complimenti!
M5S e Lega su Radio Radicale si sono comportati alla stessa stregua di tutti i Governi precedenti, di destra e di sinistra. Da Berlusconi a D’Alema, passando per Prodi, Renzi, Letta e tutti gli altri Governi “tecnici” degli ultimi 25 anni.
M5S e Lega hanno salvato Radio Radicale grazie ad un emendamento del Governo presentato al Senato, che le ha concesso altri 4 milioni di euro fino a dicembre di quest’anno, più il contributo per l’editoria che riceverà all’inizio del 2020. Tutto questo in attesa di una nuova legge che regolamenti la questione e indichi una gara, com’è stato detto dai rappresentanti del Governo in aula. L’attuale Governo ha difeso – al pari di tutti gli altri – non un “servizio pubblico”, ma un mezzo di propaganda di un’ideologia, una Società per Azioni (il Centro di Produzione S.p.A., al quale fa capo Radio Radicale), quindi un soggetto privato che introita denaro pubblico, le cui quote di maggioranza sono di proprietà dell’Associazione Politica Lista Marco Pannella.
State sbagliando consapevolmente e, quindi, dolosamente, senza approfondire gli argomenti in maniera seria, facendovi suggestionare da un consenso trasversale a favore di Radio Radicale, che è analogo a quello che si è manifestato e si manifesta per tutte le “battaglie” sui cosiddetti diritti civili che i radicali hanno condotto negli ultimi decenni, grazie alla “rete” dei parlamentari, dei giornalisti e degli uomini di cultura che l’ideologia radicale – e soprattutto la persona Marco Pannella – ha costituito nel suo percorso politico, come ho ampiamente provato nei miei libri e nelle mie denunce, presentate in sedi istituzionali e no.
A Matteo Salvini, che stimo, consiglio di approfondire questa questione, che non è irrilevante per chi giustamente invoca, da politico e ultimo dei peccatori, come egli dice, la protezione della Santa Vergine Maria sull’Italia.
Purtroppo, la Madre Dio deve tener presente quello che è diventato questo Paese, proprio grazie all’ideologia radicale: un Paese di vecchi, dove con la legge sull’aborto e con i sistemi anti-concezionali, sono stati sterminati 6 milioni di bambini in 40 anni. Per non parlare della legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, della legge sul divorzio breve, della legge che equipara i figli nati dall’incesto ai figli naturali, della legge sul testamento biologico, usbergo dell’eutanasia, dell’ideologia del gender, che intende aggredire i bambini nella fase della loro formazione e della loro crescita, dell’introduzione della pillola per abortire del giorno prima e del giorno dopo, della prescrizione gratuita – voluta dal Ministro della Salute dell’attuale Governo, che pochi giorni prima di questa decisione aveva nominato due membri dell’Associazione Radicale Coscioni nel Consiglio Superiore della Sanità – della triptorelina, che arresta lo sviluppo sessuale negli adolescenti in attesa del “cambio di sesso”, ecc., ecc.
Fa specie, in questo contesto, l’assoluto disinteresse rispetto alla vicenda di Radio Radicale, del cosiddetto mondo cattolico, complice, con il suo silenzio di questi 25 anni – reiterato in quest’occasione – e in molti casi con le sue “voci” a favore, di aver consentito un dispendio di denaro pubblico superiore ai 200 milioni euro (senza contare i fondi per l’editoria, di cui Radio Radicale ha goduto e godrà – pare – anche per il prossimo anno) attraverso proroghe triennali, biennali e annuali, svoltesi senza alcuna gara pubblica.
I radicali – in questo caso – sono stati molto abili, come sulle loro campagne, che hanno coinvolto il “ventre molle” e tiepido della società italiana, accondiscendente, come lo sono stati gli uomini della Chiesa di Cristo, abilissimi anche loro nel dialogare, che significa l’esatto opposto del convertire.
Voi, cattolici – rappresentanti di associazioni, giornalisti, gerarchia – siete dei pusillanimi, disabituati a combattere, senza una briciola di coraggio, abituati a seppellire la vostra coscienza pur di sopravvivere su questa terra, nei vostri orticelli, dove, negando la Verità, negate Cristo.