Se al virus si sostituisce la terza guerra mondiale
Per comprendere l’azione russa di queste ore, è necessario prescindere totalmente dalla carta stampata e dalla televisione occidentale. Sarebbe strutturalmente deleterio affidarsi ad un’informazione eterodiretta, unilaterale e studiata con l’obiettivo di manipolare la realtà.
Quali sono gli eventi da conoscere e che hanno causato la situazione che si è prodotta? I fatti di Odessa del 2014 – rimasti impuniti – evocati da Putin nel suo discorso alla Nazione di qualche giorno fa; l’autoproclamazione d’indipendenza delle due Repubbliche del Donbass, avvenuta sempre nel 2014; la decisione di Putin dei giorni scorsi di riconoscerle; l’origine e la natura dell’attuale Governo ucraino; la persecuzione della popolazione filo-russa; il ruolo degli Stati Uniti e dell’intero Occidente, che ha avuto con Trump l’opportunità di allentare le tensioni con la Russia ed ha invece deciso, con l’amministrazione Biden e con il suo cerchio magico, di rendere inevitabile – anche a causa delle inaudite e gravissime sanzioni internazionali a cui la Russia e la sua popolazione sono sottoposti da anni – la sua alleanza strategica ed economica con il regime cinese.
La scellerata politica dell’Occidente sulla questione Ucraina avrà inevitabilmente conseguenze drammatiche sulla sua popolazione, già stremata dalla follia dei lockdown e da una politica sanitaria che si è fatta Stato, fomentando – com’è avvenuto e sta avvenendo in Italia, nonostante i contentini annunciati, che non possono cancellare nulla di quello che è stato realizzato con irresponsabilità e calcolo dalle classi dirigenti – divisione, odio, disprezzo tra le persone e sofferenza elargita con crudeltà su una parte della popolazione, colpevole di nulla.
Al virus si sostituisce la terza guerra mondiale. Il fine è lo stesso. L’origine è il peccato dell’uomo, presente nella storia prima e dopo Cristo, fino alla seconda Sua venuta. Se il digiuno e la giornata di preghiera promossi da Bergoglio, non ricorderanno questa verità e si limiteranno ad invocare una pace vuota di contenuti cristiani, saranno dichiaratamente anticristici.
I primi segnali delle conseguenze che gli uomini determinano, già si vedono. Sono copiosi e profondi. Avranno risvolti pesantissimi di carattere economico, occupazionale e sociale.
Non dimentichiamo mai che lo scontro a cui stiamo assistendo non è di natura umana. È uno scontro – assolutamente inedito rispetto all’intera storia dell’umanità – tra le forze soprannaturali del Bene e del Male. Le tribolazioni e i castighi che viviamo saranno sempre più incalzanti. Possono generare disperazione, angoscia e paura, così come possono rafforzare la nostra fede in Dio, il cui disegno è per ciascuno di noi imperscrutabile.
Siamo chiamati a dare una risposta a Dio, che ci chiede ora di scegliere – nella miseria quotidiana della nostra vita – tra il Bene e il Male.
Ai fini di questa scelta, non possiamo ricevere alcun aiuto – è questo il dramma principale che viviamo – da una gerarchia ecclesiastica che ha deciso manifestatamente da alcuni decenni di abbandonare la sua missione, affidatale da Cristo in persona, per rendersi mondana e servire il mondo, che è nemico del Creatore. Nè possiamo avere punti di riferimento terreni in termini politici, perchè l’etica e la morale, che derivano dai principi dell’ordine naturale e che sono il fondamento della Nobiltà della Politica, sono avversate e abiurate da una classe dirigente che è culturalmente, politicamente e umanamente inadeguata a questo compito.
Siamo soli. Individui soli. Come tali, dobbiamo agire. Liberi e Veri. Forti solo delle nostre solitudini. Tentando di parlare di Dio a tutti coloro che incontriamo nei sentieri che la vita ci propone e ricostruendo dalle fondamenta – se ce la faremo e se Dio lo consentirà – questo mondo che abbiamo conosciuto e che è ora in rovina.
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